Fare luce sulla malattia: Roma Tor Vergata si illumina per la Giornata Mondiale del Diabete 2025

Grazie alla cattedra di Endocrinologia e malattie del metabolismo della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma Tor Vergata, si illumina il palazzo del Rettorato dell’Ateneo da oggi 10 novembre e fino al 18 novembre per sensibilizzare e prevenire la patologia diabetica.

Il 14 novembre ricorre la Giornata Mondiale del Diabete, istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation (IDF) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).  È stata scelta questa data poiché è il giorno in cui è nato Frederick Banting, che, insieme al suo allievo Charles Best, scoprì l’insulina, cambiando la storia di questa patologia. Il diabete mellito è stato la prima pandemia riconosciuta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) senza un agente trasmissibile.

In questa importante data, l’Università di Roma Tor Vergata si unisce alla campagna globale di sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza e coscienza della patologia diabetica e far comprendere l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce. La facciata del Rettorato è illuminata con il logo ufficiale della Giornata Mondiale del Diabete, un cerchio blu, gesto simbolico organizzato da Davide Lauro, ordinario di Endocrinologia presso l’Università di Roma Tor Vergata, insieme a Marco Re, ingegnere, professore di Elettronica digitale e delegato e delegato del rettore alla pianificazione e gestione delle attività del Centro Multimediale di Ateneo e a Aikaterini Andreadi, giovane ricercatrice di Endocrinologia.

“L’illuminazione del Rettorato – spiega il prof. Lauro – rappresenta simbolicamente l’impegno della nostra Università, non solo nella ricerca, nella diagnosi e nella cura, ma anche nella promozione di una consapevolezza sociale presso la popolazione, fondamentale per attuare quelle strategie d’intervento e di prevenzione che possano avere un impatto reale sulla diffusione dell’epidemia”. “Sensibilizzare i giovani e la comunità – conclude il docente – è fondamentale, perché molte persone non sanno di essere a rischio per la patologia diabetica, e molte altre hanno questa malattia senza avere la diagnosi. La conoscenza è il primo passo verso la prevenzione”.

Con questa iniziativa, l’Università di Roma Tor Vergata si impegna a contribuire attivamente alla diffusione di informazioni essenziali per una corretta prevenzione e gestione della patologia diabetica, coinvolgendo la società in un percorso di maggiore consapevolezza. Dal 10 al 18 novembre, tutta la comunità accademica, con i docenti, gli studenti, il personale tecnico-amministrativo bibliotecario e i cittadini, può vedere l’illuminazione con il simbolo della Giornata Mondiale del Diabete al Rettorato dell’Ateneo.

Davide Lauro è un ricercatore dedicato allo studio delle malattie endocrino-metaboliche, con particolare interesse al diabete mellito e al diabete mellito di tipo 2. Inoltre, svolge e ha partecipato a diversi trial clinici internazionali per lo studio di nuove terapie innovative per il trattamento del diabete mellito. Uno degli obiettivi principali della sua ricerca è identificare nuovi potenziali biomarcatori della patologia diabetica. Queste attività sono realizzate coordinando un gruppo di ricerca che svolge attività di ricerca di tipo traslazionale, ‘dal bancone di laboratorio alla sperimentazione su cellula, dal piccolo roditore al paziente’. Il prof. Lauro è direttore dell’UOC di Endocrinologia e diabetologia presso la Fondazione Policlinico Tor Vergata, dove ha un servizio dedicato alla diagnosi e cura del diabete mellito e delle sue complicanze croniche ad alta valenza clinica.

Il 14 novembre 2007 è stata celebrata la prima giornata mondiale della patologia diabetica, dopo la ratifica della risoluzione 61/225 del 20 dicembre 2006, che ha stabilito la data del 14 novembre come data ufficiale delle Nazioni Unite per la giornata mondiale del diabete, riconoscendo il diabete come una seria minaccia per la salute a livello mondiale. Il diabete mellito è stato la seconda patologia, dopo l’HIV/AIDS, a ottenere il riconoscimento come giornata ufficiale mondiale da parte dell’ONU, che, assieme all’OMS, in questa giornata, propone strategie per migliorare la salute umana, sviluppare politiche nazionali e incoraggiare gli sforzi globali per combattere la malattia diabetica e, in collaborazione con la Federazione Internazionale del Diabete (IDF), evidenziano l’impatto globale del diabete mellito e le strategie per promuovere l’accesso alle cure. Secondo stime del 2020, circa il 6% della popolazione, oltre 3,5 milioni di persone, in Italia ha il diabete mellito, e il numero è destinato ad aumentare esponenzialmente nel prossimo futuro. Il diabete è la prima causa di cecità, di insufficienza renale che porta alla dialisi e di amputazione non traumatica degli arti inferiori nella nostra società. Inoltre, le malattie cardiovascolari sono la prima causa d’invalidità e mortalità nella popolazione diabetica.