Ambiente, salute, sicurezza e intelligenza artificiale: le sfide per la sicurezza dell’umanità

Ambiente, salute, sicurezza e intelligenza artificiale: le sfide per la sicurezza dell’umanità

Venerdì 20 dicembre alle ore 10.00, presso l’aula Fleming dell’Università di Roma Tor Vergata, si terrà il convegno dal titolo Ambiente, salute, sicurezza e intelligenza artificiale: le sfide per la sicurezza dell’umanità. L’iniziativa approfondirà i legami tra ambiente, salute e tecnologia, evidenziando come l’intelligenza artificiale possa essere uno strumento fondamentale per affrontare sfide globali in modo etico e sostenibile. In occasione dell’evento saranno presentati due nuovi corsi di formazione approvati da Roma Tor Vergata in collaborazione con le forze dell’ordine: Ordine e sicurezza pubblica: nuove sfide tra mondo reale e dimensione Cyber e Tecniche di pubblica sicurezza: igiene, salute Cyber e territorio.

L’evento si aprirà con i saluti istituzionali di Nathan Levialdi Ghiron, rettore di Roma Tor Vergata, di Fabio Rampelli, vice presidente della Camera dei deputati, di Luisa Regimenti, assessora al personale della Polizia di Stato, di Nicola Franco, presidente del VI Municipio, di Antonella Canini, prorettrice all’Ambiente, sostenibilità e alla transizione ecologica di Roma Tor Vergata, di Rosaria Alvaro, prorettrice all’Innovazione sociale di Roma Tor Vergata e Enzo Rossi, presidente del Centro di ricerche economiche e giuridiche.

Seguiranno gli interventi di Antonio De Lorenzo, docente di Alimentazione e nutrizione di Roma Tor Vergata, di Raffaele Lener, docente di Diritto dei mercati finanziari di Roma Tor Vergata, di Laura Di Renzo, docente di Nutrizione clinica di Roma Tor Vergata, Massimiliano Nicotra del Centro di Ricerche Economiche e Giuridiche di Roma Tor Vergata, Rossana Ferraro, giudice di Tribunale (GOP), Francesco Urraro del Consiglio di Stato, di Maura Ianni, docente di Psicologia generale di Roma Tor Vergata e di Paolo Iafrate del Centro di Ricerche Economiche e Giuridiche.

Inaugurazione Corso di Laurea in Medicina Veterinaria

Inaugurazione Corso di Laurea in Medicina Veterinaria

13 Dicembre 2024 alle ore 10 presso l’aula Fleming 

PROGRAMMA

10.00 – 10.10
Prof. Nathan Levialdi Ghiron, Magnifico Rettore
10.10 – 10.20
On. Francesco Lollobrigida, Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
10.20 – 10.30
Prof. Orazio Schillaci, Ministro della Salute
10.30 – 11.30
Prof. Stefano Marini, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia
On. Patrizia Prestipino, Garante per il benessere e la tutela degli animali di Roma Capitale
Dott.ssa Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti
Dott. Gaetano Penocchio, Presidente FNOVI
Dott. Roberto Del Maso, Amministratore delegato Bluvet
Dott. Claudio Destro, Amministratore delegato Maccarese SpA
Prof. Francesco Di Iacovo, Dipartimento di Scienze Veterinarie Università di Pisa
Prof.ssa Eleonora Candi, Coordinatrice del Corso di Laurea in Medicina Veterinaria

Modera gli interventi: Prof.ssa Tullia Iori, Prorettrice alla didattica

1 dicembre : GIORNATA MONDIALE DELL’AIDS

1 dicembre : GIORNATA MONDIALE DELL’AIDS

Iniziativa di portata mondiale il cui scopo è richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica, dei clinici, delle
associazioni e delle istituzioni per diffondere conoscenza, consapevolezza e informazioni su un’importante patologia
che riscontra, ancora oggi, uno scarso grado di conoscenza.

Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Aula Fleming


Responsabili Scientifici:
Prof.ssa Francesca Ceccherini Silberstein
Prof.ssa Loredana Sarmati

Un aiuto concreto ai senzatetto. Un nuovo modello sociosanitario

Un aiuto concreto ai senzatetto. Un nuovo modello sociosanitario

“Roma Tor Vergata è impegnata nella promozione di un modello di medicina di strada che possa davvero fare la differenza per le persone senza dimora. Dichiara il rettore Nathan Levialdi Ghiron di Roma Tor Vergata “Crediamo sia fondamentale formare nuove figure professionali capaci di operare direttamente sul campo, fornendo assistenza sanitaria e supporto sociale nei contesti più difficili. Questo approccio integrato non solo risponde a bisogni immediati, ma punta a favorire l’inclusione e a prevenire la cronicizzazione della marginalità. Integrando questi temi nei nostri percorsi formativi, ci proponiamo di educare gli studenti alla consapevolezza e alla responsabilità sociale, preparandoli a diventare promotori di cambiamento”.

In questo modo il rettore Nathan Levialdi Ghiron apre l’iniziativa, “I volti della povertà estrema: gli homeless. Progettare un nuovo modello sociosanitario” che si è svolta il 14 novembre presso l’Aula Fleming della Facoltà di Medicina e Chirurgia.

L’evento è nato a seguito della “Notte della Solidarietà”, promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Statistica, alla quale l’Università di Tor Vergata ha partecipato come partner. Durante quella serata, studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo dell’università, in veste di volontari, hanno svolto un’attività di rilevazione sul campo per individuare e conteggiare le persone senza dimora che vivono per strada.

L’esperienza ha messo in luce l’importanza di formare le nuove generazioni non solo sotto il profilo accademico, ma anche su quello della consapevolezza e dell’empatia, rendendoli cittadini responsabili e promotori di cambiamento. È proprio con questo spirito che è stato organizzato l’evento “I volti della povertà estrema.”

È stata un’occasione per una riflessione significativa sull’importanza della medicina di strada. La medicina di strada, infatti, non si limita a offrire cure sanitarie di base alle persone senza dimora, ma rappresenta un ponte fondamentale per avvicinare il sistema sanitario a chi, vivendo ai margini della società, non accede ai circuiti tradizionali di assistenza. Questo modello si distingue per la capacità di costruire un rapporto di fiducia con i più vulnerabili, intercettando e prevenendo situazioni di disagio, spesso non rilevabili altrimenti.

Durante l’incontro si è discusso dell’importanza di integrare nei programmi di studio i temi della medicina e dell’assistenza di strada, pratiche essenziali per rispondere ai bisogni degli homeless. In parallelo, si è parlato di una recente norma approvata garantisce a queste persone l’accesso al medico di base e all’assistenza sanitaria, segnando un significativo passo avanti nella tutela dei diritti sociali e promuovendo politiche inclusive che assicurino l’accesso ai servizi essenziali.

“La notte della solidarietà – sostiene l’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari – potrà rappresentare ora un modello anche per altri Comuni. Con il supporto dei dati rilevati, possiamo programmare azioni più efficaci per interventi di politiche socio sanitarie integrate per accogliere i senza dimora.  Mettiamo al centro ‘i volti della povertà’ perché questi volti li abbiamo incontrati davvero, con il contributo anche di tanti giovani volontari di Tor Vergata, nelle strade della Capitale. Solo con una responsabilità condivisa tra più Istituzioni potremo cambiare davvero ‘il volto’ della nostra città per renderla più accogliente e solidale e poter intervenire nella cura di tante fragilità. Questo incontro è un ulteriore tappa della notte della solidarietà per continuare nella collaborazione tra Roma Capitale e Università di Roma Tor Vergata.”

“Roma Tor Vergata ha partecipato alla Notte della Solidarietà, promossa dall’Assessorato alle Politiche

Sociali di Roma Capitale e dall’ISTAT, coinvolgendo studenti, docenti e personale come volontari”. Dichiara la prorettrice alle politiche sociali di Roma Tor Vergata Rosaria Alvaro “L’università integra la consapevolezza dei diritti sociali nei suoi percorsi formativi, promuovendo la medicina di strada e sensibilizzando su tematiche di inclusione sociale per migliorare le condizioni di vita dei più vulnerabili. È una missione che richiede non solo un intervento sanitario immediato, ma anche una preparazione specifica, un’assistenza psicologica qualificata e percorsi di reinserimento, per aiutare queste persone a uscire dalla condizione di povertà estrema e prevenire la cronicizzazione della loro situazione. Questo evento è, quindi, un passo importante per creare una rete di supporto che risponda alle esigenze di una realtà così complessa, riflettendo la missione della nostra università: non solo ricerca e didattica, ma anche impegno civile a servizio della società.”

L’incontro si è aperto con i saluti istituzionali del rettore Nathan Levialdi Ghiron, dell’assessora alle Politiche sociali di Roma Capitale Barbara Funari, della direttrice generale di Roma Tor Vergata Silvia Quattrociocche e della direttrice generale dell’Istat Cristina Freguja. A seguire sono seguiti gli interventi  della prorettrice alle Politiche di innovazione sociale di Roma Tor Vergata Rosaria Alvaro, del docente di Statistica sanitaria di Roma Tor Vergata Leonardo Emberti Gialloreti, del Senior Statistician, World Bank Federico Polidoro, del dirigente di ricerca Team ISTAT di coordinamento d’indagine Federico Di Leo, del responsabile tecnico dell’assessorato alle Politiche Sociali di Roma Capitale Giovanni Impagliazzo, delle studentesse di Scienze Infermieristiche di Roma Tor Vergata Cristiana Friscini e Francesca Sabelli, del  Presidente Europe Consulting ONLUS-Supporto organizzativo Alessandro Radicchi  

Giornata mondiale del diabete, 14 novembre: illuminato il rettorato di Roma Tor Vergata

Giornata mondiale del diabete, 14 novembre: illuminato il rettorato di Roma Tor Vergata

Si accende il simbolo della Giornata mondiale del diabete sulle architetture del rettorato dell’università di Roma Tor Vergata, con un impatto visivo importante per richiamare l’attenzione della cittadinanza. Per il 14 novembre l’università di Roma Tor Vergata sottolinea con una installazione luminosa l’impegno dell’ateneo per la prevenzione contro il diabete e si unisce alla campagna globale di sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza della patologia diabetica e far comprendere l’importanza della diagnosi precoce.

La facciata del rettorato è da questa sera – e fino al 21 novembre – illuminata con il logo ufficiale della Giornata mondiale del diabete, un gesto simbolico voluto dal rettore dell’università di Roma Tor Vergata, Nathan Levialdi Ghiron, e realizzato grazie alla collaborazione di Davide Lauro, professore ordinario di Endocrinologia di Roma Tor Vergata e titolare della Cattedra di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, con l’intervento di Marco Re, ingegnere e professore di Elettronica digitale e delegato del Rettore alla pianificazione e gestione delle attività del Centro Multimediale di Ateneo, e Aikaterini Andreadi ricercatrice di Endocrinologia a Roma Tor Vergata.

“L’illuminazione del rettorato rappresenta simbolicamente l’impegno della nostra Università, non solo nella ricerca, nella diagnosi e nella cura, ma anche nella promozione di un approccio di conoscenza sociale nella popolazione” ha sottolinato il professor Levialdi Ghiron “fondamentale per attuare quelle strategie d’intervento e prevenzione che possano contrastare l’espansione della patologia nella popolazione”.

Per il professor Lauro si tratta di “sensibilizzare i giovani e la comunità. E questo è fondamentale, perché molte persone non sanno di essere a rischio per l’insorgenza del diabete mellito e molte altre hanno questa malattia senza saperlo. La conoscenza è il primo passo verso la prevenzione”.

Con 62 milioni di persone affette in Europa di cui più di 4 milioni in Italia, il diabete è la quarta causa di morte. Sono infatti 80mila le morti solo nel nostro Paese, pari a 9 decessi evitabili ogni ora. Ancor più grave è constatare che dal 2000 ad oggi i casi sono raddoppiati, mentre si stima che ci sia almeno un milione di persone con diabete non diagnosticatoLa celebrazione della Giornata mondiale del diabete ha quindi l’obiettivo di aumentare la consapevolezza, la sensibilizzazione e l’informazione all’opinione pubblica sul diabete mellito sulla sua prevenzione, cura e trattamento, con la consapevolezza del forte impatto sociale di questa malattia. È stato scelto il 14 novembre poiché è il giorno in cui è nato Frederick Banting, che insieme al suo allievo lo studente Charles Best scopri l’insulina cambiano la storia di questa patologia. Il diabete mellito è stata la prima pandemia senza la presenza di un agente trasmissibile ad essere riconosciuta dall’ONU e il 20 dicembre 2006 le Nazioni Unite hanno adottato una risoluzione storica che riconosce il diabete come una seria minaccia per la salute a livello mondiale.

Dottorato Honoris Causa in Biochimica e biologia molecolare all’oncologo Arnold J. Levine

Dottorato Honoris Causa in Biochimica e biologia molecolare all’oncologo Arnold J. Levine

Presso l’Aula Fleming della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Roma Tor Vergata, si è tenuta il 6 novembre 2024 la cerimonia per il conferimento del Dottorato di ricerca honoris causa in “Biochimica e Biologia Molecolare” a Arnold Jay Levine, professore dell’Istituto per gli Studi Avanzati di Princeton. Figura di spicco nel panorama scientifico internazionale, Levine ha trasformato il campo dell’oncologia con la scoperta della proteina p53, un oncosoppressore che svolge un ruolo cruciale nella regolazione del ciclo cellulare e nella prevenzione della cancerogenesi.

Questa scoperta ha posto le basi per lo sviluppo di strategie innovative nella diagnosi e nella terapia oncologica, costituendo una pietra miliare nello studio delle malattie tumorali.

“È un grande onore per Roma Tor Vergata conferire il Dottorato Honoris Causa al professor Levine pioniere nella ricerca oncologica la cui opera ha ispirato e continua a ispirare generazioni di ricercatori. La sua scoperta ha cambiato il nostro modo di concepire la lotta contro il cancro e rappresenta una pietra miliare per la scienza e la medicina”, dichiara il rettore Nathan Levialdi Ghiron.

L’allocuzione in favore di Arnold Jay Levine è stata pronunciata da Gerry Melino, direttore del dipartimento di Biologia dell’Ateneo, mentre l’elogio ufficiale stato curato da Eleonora Candi, direttrice del dottorato in “Biochimica e Biologia Molecolare”. La professoressa Candi ha sottolineato come Arnold Levine abbia dato “un contributo fondamentale alla ricerca sul cancro identificando geni oncosoppressori e descrivendone i relativi meccanismi molecolari, costituendo così la base scientifica per lo studio di diverse malattie umane. Nel 1979 ha scoperto la proteina p53, il più importante oncosoppressore, che risulta mutato in almeno la metà di tutti i tumori umani e funzionalmente inattivato in un ulteriore 20%. Ci sono voluti ben dieci anni, nel 1989, per chiarire la funzione della proteina come inibitore dei tumori. Questa scoperta è stata cruciale per avviare studi molecolari oncologici e immunologici, con enormi implicazioni cliniche. Le sue ricerche sui geni legati ai meccanismi molecolari di morte cellulare e alla cancerogenesi hanno aperto nuove prospettive scientifiche, dando impulso a sfide innovative, come ci ha illustrato nella sua relazione.”

La cerimonia è culminata nella lectio magistralis di Arnold J. Levine dal titolo: The TP53 gene contains a p53 diversity box that makes it more than a tumor suppressor, in cui sono state illustrate le più recenti scoperte sul gene TP53 e la sua funzione complessa, e soprattutto lo sviluppo di farmaci che attraverso la regolazione di p53 mostrano significativi effetti terapeutici contro i tumori.

All’evento hanno presenziato, tra gli altri, Carlo Nucci, prorettore vicario, Massimo Federici, prorettore alla Ricerca, Bianca Sulpasso, delegata all’Internazionalizzazione, Stefano Marini preside della Facoltà di Medicina e chirurgia e Alessandro Mauriello, responsabile della Sezione di anatomia patologica del dipartimento di Medicina sperimentale.

La cerimonia ha avuto inizio con un workshop scientifico intitolato p53 family workshop, dedicato agli studi recenti sulla famiglia di proteine p53, fondamentali nella regolazione e prevenzione dei tumori. Il workshop, con la partecipazione di esperti di livello internazionale e con l’intervento in apertura di Gerry Melino, ha presentato le ultime ricerche su questa cruciale area di studio che sono state condivise con i ricercatori del Regina Elena, quali il dottor Giovanni Blandino.

Oltre alle celebrazioni, sono state aperte interessanti collaborazioni scientifiche tra l’Università di Roma Tor Vergata e l’istituto per gli Studi Avanzati di Princeton.