Neodottoressa di ricerca in Scienze infermieristiche e Sanità pubblica, Cortellesi è stata protagonista di un simpatico scambio con gli studenti dell’università di Roma Tor Vergata: “Da domani potrò essere chiamata ‘dottoressa’ e non solo dai parcheggiatori abusivi”
Dirompente comicità e riflessioni profonde nella lectio magistralis di Paola Cortellesi, che ha ricevuto il Dottorato Honoris Causa in Scienze infermieristiche e Sanità pubblica all’università di Roma Tor Vergata: “Sinceramente, non penso di deludervi se, nonostante questo titolo, escludo sin da ora che avrò mai la reale opportunità di salvare vite umane o di conseguire importanti scoperte scientifiche. Ma quello di oggi è certamente un incoraggiamento a continuare. A studiare, a parlare, a raccontare, soprattutto ad ascoltare”.
Presso la Macroarea di Lettere e filosofia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, nell’Auditorium dedicato al maestro Ennio Morricone, mercoledì 10 settembre 2025 a partire dall ore 11, la cerimonia di conferimento dell’onorificenza a una delle più grandi artiste italiane del nostro tempo è stata aperta dalla prolusione di Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, a cui è seguito l’elogio di Rosaria Alvaro, coordinatrice dei profili professionali di area sanitaria e prorettrice alle Politiche di innovazione sociale. Infine la lectio magistralis di Paola Cortellesi, che ha preceduto il conferimento del Dottorato Honoris Causa.
Cortellesi ha proposto alla commissione e al pubblico il suo intervento su quella che lei considera la “medicina del sorriso” condividendo la sua definizione di sorriso: “Il sorriso è un piccolo movimento della bocca a basso consumo di energia. Con un minimo sforzo, infatti, garantisce quasi sempre il massimo risultato. In sinergia con gli occhi, spegne le tensioni, accende le passioni, annega le offese. Per questo motivo può essere considerato la più potente arma di difesa universale conosciuta sino ad oggi. Il sorriso è inoltre un farmaco salvavita. Lenisce dolori di varia natura e non ha controindicazioni né sovradosaggio. Da usare al bisogno, senza cautela”.
Con questo riconoscimento, l’Ateneo ha voluto rendere omaggio a una protagonista della cultura italiana, capace di unire talento artistico e impegno civile, dando voce attraverso il cinema e il teatro a tematiche di rilevanza sociale quali la dignità della persona, la condizione femminile, le disuguaglianze e i diritti fondamentali.
“Il conferimento di questo titolo rappresenta per noi non soltanto il riconoscimento a una straordinaria artista, ma soprattutto l’omaggio a una donna che ha saputo coniugare il talento creativo alla responsabilità sociale, ponendo la sua voce e la sua immagine al servizio di cause fondamentali” così il rettore dell’università di Roma Tor Vergata Nathan Levialdi Ghiron ha accolto l’interprete, sceneggiatrice e regista apparsa visibilmente emozionata. Paola Cortellesi si è impegnata in prima persona in numerose campagne di sensibilizzazione, come ha ricordato il rettore nella prolusione, e nella sua carriera cinematografica. Il rettore ha evidenziato l’ultimo suo pluripremiato lavoro, che l’ha vista interprete, sceneggiatrice e regista : “Il suo recente capolavoro, C’è ancora domani, ha saputo raccontare con profondità e delicatezza la condizione delle donne, il peso delle disuguaglianze, la forza di chi non rinuncia alla libertà e alla dignità. Anche attraverso questa opera, la sua voce si è fatta strumento di consapevolezza collettiva, accendendo un riflettore sulla cultura della cura, sul lavoro silenzioso e prezioso che le donne, in particolare, svolgono da generazioni, spesso senza il giusto riconoscimento. Un’opera che ha emozionato, fatto riflettere e, soprattutto, aperto un dialogo nuovo e necessario nel nostro Paese”.
La professoressa Alvaro ha ribadito le motivazioni che hanno spinto l’Ateneo verso questa onorificenza, richiamando i film interpretati dall’attrice e regista romana: “Abbiamo scelto di conferire il Dottorato Honoris Causa in Scienze infermieristiche e Sanità pubblica a Paola Cortellesi perché con la sua arte ha saputo raccontare la violenza di genere come un problema di salute pubblica che colpisce le famiglie e la comunità, mettere in luce le disuguaglianze e dare voce al ruolo delle donne e ai determinanti sociali della salute. È questa la capacità di trasformare l’impegno civile in coscienza collettiva che incarna i valori della sanità pubblica e delle scienze infermieristiche”.
Con questo titolo accademico, l’Università di Roma Tor Vergata accoglie Paola Cortellesi nella propria comunità accademica, riconoscendo in lei non solo meriti artistici ma una voce autorevole della cultura e della società contemporanea, capace di promuovere con sensibilità e forza espressiva una visione di salute e benessere intesi come diritti universali.
È possibile rivedere la cerimonia sul canale YouTube di Ateneo
a cura dell’Ufficio Stampa di Ateneo