Si accende il simbolo della Giornata mondiale del diabete sulle architetture del rettorato dell’università di Roma Tor Vergata, con un impatto visivo importante per richiamare l’attenzione della cittadinanza. Per il 14 novembre l’università di Roma Tor Vergata sottolinea con una installazione luminosa l’impegno dell’ateneo per la prevenzione contro il diabete e si unisce alla campagna globale di sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza della patologia diabetica e far comprendere l’importanza della diagnosi precoce.
La facciata del rettorato è da questa sera – e fino al 21 novembre – illuminata con il logo ufficiale della Giornata mondiale del diabete, un gesto simbolico voluto dal rettore dell’università di Roma Tor Vergata, Nathan Levialdi Ghiron, e realizzato grazie alla collaborazione di Davide Lauro, professore ordinario di Endocrinologia di Roma Tor Vergata e titolare della Cattedra di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, con l’intervento di Marco Re, ingegnere e professore di Elettronica digitale e delegato del Rettore alla pianificazione e gestione delle attività del Centro Multimediale di Ateneo, e Aikaterini Andreadi ricercatrice di Endocrinologia a Roma Tor Vergata.
“L’illuminazione del rettorato rappresenta simbolicamente l’impegno della nostra Università, non solo nella ricerca, nella diagnosi e nella cura, ma anche nella promozione di un approccio di conoscenza sociale nella popolazione” ha sottolinato il professor Levialdi Ghiron “fondamentale per attuare quelle strategie d’intervento e prevenzione che possano contrastare l’espansione della patologia nella popolazione”.
Per il professor Lauro si tratta di “sensibilizzare i giovani e la comunità. E questo è fondamentale, perché molte persone non sanno di essere a rischio per l’insorgenza del diabete mellito e molte altre hanno questa malattia senza saperlo. La conoscenza è il primo passo verso la prevenzione”.
Con 62 milioni di persone affette in Europa di cui più di 4 milioni in Italia, il diabete è la quarta causa di morte. Sono infatti 80mila le morti solo nel nostro Paese, pari a 9 decessi evitabili ogni ora. Ancor più grave è constatare che dal 2000 ad oggi i casi sono raddoppiati, mentre si stima che ci sia almeno un milione di persone con diabete non diagnosticatoLa celebrazione della Giornata mondiale del diabete ha quindi l’obiettivo di aumentare la consapevolezza, la sensibilizzazione e l’informazione all’opinione pubblica sul diabete mellito sulla sua prevenzione, cura e trattamento, con la consapevolezza del forte impatto sociale di questa malattia. È stato scelto il 14 novembre poiché è il giorno in cui è nato Frederick Banting, che insieme al suo allievo lo studente Charles Best scopri l’insulina cambiano la storia di questa patologia. Il diabete mellito è stata la prima pandemia senza la presenza di un agente trasmissibile ad essere riconosciuta dall’ONU e il 20 dicembre 2006 le Nazioni Unite hanno adottato una risoluzione storica che riconosce il diabete come una seria minaccia per la salute a livello mondiale.