Forte collaborazione tra l’accademia e la scherma: firmato accordo quadro tra Federazione Italiana Scherma e Università di Roma Tor Vergata

Forte collaborazione tra l’accademia e la scherma: firmato accordo quadro tra Federazione Italiana Scherma e Università di Roma Tor Vergata

Alla scoperta di una sensibilità nascosta: l’olfatto guida nuove ricerche sull’X Fragile

Alla scoperta di una sensibilità nascosta: l’olfatto guida nuove ricerche sull’X Fragile

È l’unica ricerca nel Lazio selezionata da Fondazione Telethon nell’ambito del bando Telethon – Fondazione Cariplo 2025 e finanziata con 50 mila euro, quella coordinata da Claudia Bagni, professoressa ordinaria di Biologia applicata, del dipartimento di Biomedicina e Prevenzione dell’Università di Roma Tor Vergata. Ed è dedicata ai dark genes, i geni poco studiati, che fanno capo ai recettori dell’olfatto nei pazienti con Sindrome dell’X Fragile.

Il progetto di ricerca, svolto in stretta collaborazione con il dipartimento di Neuroscienze fondamentali dell’università di Losanna, indaga infatti un ambito ancora poco studiato ma potenzialmente rivoluzionario per comprendere i disturbi del neurosviluppo: le alterazioni del sistema olfattivo nella Sindrome dell’X Fragile (FXS), la forma monogenica più frequente di diversa abilità intellettiva ed autismo. FXS è causata dalla mancanza della proteina FMRP, la FXS è associata a difficoltà sensoriali, cognitive e sociali. Le persone con X Fragile possono percepire gli odori in modo diverso, ma i meccanismi alla base di queste differenze restano in gran parte sconosciuti. Nei modelli animali che si utilizzando per studiare la sindrome X Fragile emergono alterazioni nella risposta agli odori e cambiamenti strutturali del sistema olfattivo.

Tra le diverse forme di atipie sensoriali, quelle olfattive sono le meno caratterizzate nei disturbi del neurosviluppo. Ancora meno esplorata è la componente edonica dell’esperienza olfattiva – ciò che rende la percezione di un odore piacevole o sgradevole – che influenza profondamente il modo in cui ciascun individuo interagisce con l’ambiente e modula i propri comportamenti.

L’olfatto, spesso sottovalutato, è invece un senso fondamentale: influisce sulle emozioni, sui ricordi, sulla motivazione, sul comportamento sociale e sulla capacità di comprendere l’ambiente. Nonostante ciò, la valutazione clinica dell’olfatto è ancora poco diffusa, a differenza di vista e udito. Questa mancanza porta a una significativa sottostima delle difficoltà olfattive, nonostante il crescente riconoscimento del loro ruolo nei disturbi neurologici e psichiatrici, così come nell’infezione da SARS-CoV-2, dove l’anosmia è un sintomo precoce e persistente.

Nel nostro organismo gli odori vengono rilevati da recettori altamente specializzati delle cellule sensoriali olfattive. Molti di questi recettori appartengono ai cosiddetti “dark genes”, geni poco studiati e con funzioni ancora in gran parte da chiarire.

Il nuovo progetto intende verificare se alcuni di questi recettori “dark” siano direttamente coinvolti nelle alterazioni sensorialei osservate nella X Fragile. Il team di ricerca analizzerà quali recettori sono espressi nell’epitelio olfattivo dei modelli murini di X Fragile e valuterà come la loro eventuale disregolazione influenzi l’attività dei neuroni sensoriali. Capire questi meccanismi potrebbe aprire nuove prospettive per sviluppare strategie diagnostiche e terapeutiche innovative, con importanti ricadute sul benessere delle persone con X Fragile.

“Questo progetto – dichiara Claudia Bagni – nasce dal confronto continuo con le famiglie dei ragazzi con X Fragile. È stata proprio una mamma ad accendere la nostra curiosità raccontandoci che suo figlio percepiva alcuni odori in modo diverso, soprattutto rispetto al loro valore edonico – quanto cioè li trovasse piacevoli o non piacevoli. Da lì ho iniziato a parlarne con altre famiglie, riscontrando un consenso crescente su questa osservazione”. “A partire da queste testimonianze, le mie collaboratrici Marianna Pompili e Giorgia Pedini hanno iniziato a esplorare l’ipotesi che in questi ragazzi possa esistere una sensibilità olfattiva peculiare, ancora tutta da comprendere”.

“Abbiamo poi osservato  – precisa la professoressa – che alcuni geni regolati dalla proteina FMRP, la cui assenza causa la Sindrome dell’X Fragile, codificano proprio per recettori olfattivi appartenenti ai dark genes. Grazie al sostegno della Fondazione Telethon potremo studiare a fondo il ruolo di questi recettori, con l’obiettivo di sviluppare in futuro interventi sensoriali in grado di modulare la percezione degli odori, soprattutto quando questa influenza nutrizione, ambiente e socializzazione”. “I modelli biologici che utilizziamo in laboratorio restano fondamentali per comprendere i meccanismi alla base della malattia e per orientare lo sviluppo di nuove terapie. Solo grazie a questi studi di ricerca di base è possibile ottenere delle conoscenze per impostare percorsi clinici personalizzati”.

“Per favorire un impatto clinico immediato delle nostre scoperte – aggiunge Bagni – stiamo inoltre conducendo uno studio parallelo sul profilo olfattivo di persone con X Fragile e autismo, in collaborazione con Luigi Mazzone, professore ordinario e direttore della Scuola di specializzazione in Neuropsichiatria infantile dell’università di Roma Tor Vergata e il suo team del Policlinico universitario di Tor Vergata, con il supporto della Fondazione Italiana Autismo. Siamo convinti che questi due progetti complementari rappresentino un esempio concreto di come la ricerca di base e la pratica clinica, lavorando fianco a fianco, possano costruire un percorso innovativo e integrato verso nuove opportunità terapeutiche”.

Ricercatrice di Roma Tor Vergata nel Comitato Tecnico Sanitario del Ministero della Salute

Ricercatrice di Roma Tor Vergata nel Comitato Tecnico Sanitario del Ministero della Salute

Un incarico che guarda al futuro della ricerca, attraverso un ruolo di responsabilità affidato a una giovane rappresentante di Ateneo.

La ricercatrice Chiara Cipriani,impegnata presso i laboratori di Microbiologia e Microbiologia clinica del dipartimento di Medicina Sperimentale dell’università di Roma Tor Vergata, è stata nominata componente del Comitato tecnico sanitario (CTS) – con decreto del 14 luglio 2025 – con sede presso il Ministero della Salute. La nomina, firmata dal ministro della Salute Orazio Schillaci, conferisce alla ricercatrice l’incarico di Membro della sezione per la ricerca sanitaria e di Presidente e Membro della sezione per la valutazione dei progetti di ricerca sanitaria presentati da ricercatori under 40.

Potrà contribuire sostanzialmente alla realizzazione delle finalità che il CTS si propone di conseguire in ambito sanitario, attraverso la sezione per la Ricerca e quella per la Valutazione dei progetti.

“Essere stata chiamata a far parte di questo Comitato – commenta Cipriani – rappresenta per me un grande onore ma mi investe anche di notevoli responsabilità. La ricerca sanitaria richiede approcci sistematici e rigorosi nonché dedizione al fine di generare nuove conoscenze e rispondere alle sfide della società. In questo contesto il ruolo dei giovani ricercatori è decisivo perché fonte preziosa di prospettive innovative e di un forte dinamismo. Sostenere i giovani ricercatori – conclude – tramite formazione, finanziamenti e visibilità rappresenta un investimento strategico per il nostro futuro e in questo metterò tutto il mio impegno”.

Nel corso della sua attività la giovane ricercatrice di Roma Tor Vergata (anche lei under 40) si è occupata principalmente dello studio riguardante il ruolo dei retrovirus endogeni nelle patologie del neurosviluppo, nei tumori e nelle infezioni nonché dei possibili sviluppi traslazionali in campo diagnostico e terapeutico. Ha inoltre sviluppato esperienza nella messa a punto di modelli di sperimentazione preclinica. Negli anni ha inoltre acquisito una eccellente capacità organizzativa nella realizzazione di progetti di sperimentazione clinica in qualità di coordinatore di ricerca. Ad oggi, è responsabile e collaboratrice di progetti di ricerca sia nazionali che internazionali.

Roberto Bei nuovo preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia

Roberto Bei nuovo preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia

Roberto Bei, romano, 61 anni, ordinario di Patologia generale, è stato eletto Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’università degli studi di Roma Tor Vergata.

Laureato con lode in Medicina e Chirurgia presso la Sapienza università di Roma, il professor Bei si è specializzato in Oncologia medica e in Patologia clinica e ha conseguito il Dottorato di ricerca nella stessa Università.

Dal 2001 il professor Bei fa parte dell’università di Roma Tor Vergata, dove ha intrapreso la carriera accademica come ricercatore, divenendo professore associato nel 2006 e professore ordinario dal 2017. Attualmente è coordinatore del corso di laurea a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e del dottorato di ricerca in Tissue Engineering and Remodeling Biotechnologies for Body Function.

La sua attività di ricerca è focalizzata su temi di oncologia sperimentale e immunoterapia dei tumori, con particolare attenzione ai meccanismi immunologici e molecolari alla base della risposta antitumorale e vanta una consolidata esperienza di collaborazione con centri di ricerca internazionali, tra cui il National Cancer Institute dei National Institutes of Health di Bethesda (USA), dove ha svolto attività di ricerca nel campo della biologia tumorale e dell’immunologia.

Succede al Preside Stefano Marini e nei prossimi giorni vedrà formalizzato il suo mandato triennale.

Indizione elezione Preside di Facoltà 2025-2028

Sono indette le elezioni del Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia per il triennio accademico 2025/2028.

Le operazioni di voto avranno luogo in prima tornata il giorno 23 ottobre 2025 dalle ore 09:00 alle ore 16.00 ed in seconda tornata, in caso di mancato raggiungimento del quorum, il giorno 30 ottobre 2025 dalle ore 09:00 alle ore 16.00.


Modulo per la presentazione della candidatura per l’elezione a Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia (scarica il modulo in word).


Elettorato attivo della Giunta di Facoltà (elenco)

La medicina del sorriso, a Paola Cortellesi il Dottorato Honoris Causa in Scienze infermieristiche e Sanità pubblica dell’Università di Roma Tor Vergata

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