Autore: Graziano Bonelli
Navigare sicuri nella rete e nella vita: riconoscere le relazioni malevole e liberarsene in tempo.
Lunedì 25 novembre 2024 ore 10.00
Aula magna della Facoltà di Economia – Via Columbia 2, Roma
Un aiuto concreto ai senzatetto. Un nuovo modello sociosanitario
“Roma Tor Vergata è impegnata nella promozione di un modello di medicina di strada che possa davvero fare la differenza per le persone senza dimora. Dichiara il rettore Nathan Levialdi Ghiron di Roma Tor Vergata “Crediamo sia fondamentale formare nuove figure professionali capaci di operare direttamente sul campo, fornendo assistenza sanitaria e supporto sociale nei contesti più difficili. Questo approccio integrato non solo risponde a bisogni immediati, ma punta a favorire l’inclusione e a prevenire la cronicizzazione della marginalità. Integrando questi temi nei nostri percorsi formativi, ci proponiamo di educare gli studenti alla consapevolezza e alla responsabilità sociale, preparandoli a diventare promotori di cambiamento”.
In questo modo il rettore Nathan Levialdi Ghiron apre l’iniziativa, “I volti della povertà estrema: gli homeless. Progettare un nuovo modello sociosanitario” che si è svolta il 14 novembre presso l’Aula Fleming della Facoltà di Medicina e Chirurgia.
L’evento è nato a seguito della “Notte della Solidarietà”, promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Statistica, alla quale l’Università di Tor Vergata ha partecipato come partner. Durante quella serata, studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo dell’università, in veste di volontari, hanno svolto un’attività di rilevazione sul campo per individuare e conteggiare le persone senza dimora che vivono per strada.
L’esperienza ha messo in luce l’importanza di formare le nuove generazioni non solo sotto il profilo accademico, ma anche su quello della consapevolezza e dell’empatia, rendendoli cittadini responsabili e promotori di cambiamento. È proprio con questo spirito che è stato organizzato l’evento “I volti della povertà estrema.”
È stata un’occasione per una riflessione significativa sull’importanza della medicina di strada. La medicina di strada, infatti, non si limita a offrire cure sanitarie di base alle persone senza dimora, ma rappresenta un ponte fondamentale per avvicinare il sistema sanitario a chi, vivendo ai margini della società, non accede ai circuiti tradizionali di assistenza. Questo modello si distingue per la capacità di costruire un rapporto di fiducia con i più vulnerabili, intercettando e prevenendo situazioni di disagio, spesso non rilevabili altrimenti.
Durante l’incontro si è discusso dell’importanza di integrare nei programmi di studio i temi della medicina e dell’assistenza di strada, pratiche essenziali per rispondere ai bisogni degli homeless. In parallelo, si è parlato di una recente norma approvata garantisce a queste persone l’accesso al medico di base e all’assistenza sanitaria, segnando un significativo passo avanti nella tutela dei diritti sociali e promuovendo politiche inclusive che assicurino l’accesso ai servizi essenziali.
“La notte della solidarietà – sostiene l’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari – potrà rappresentare ora un modello anche per altri Comuni. Con il supporto dei dati rilevati, possiamo programmare azioni più efficaci per interventi di politiche socio sanitarie integrate per accogliere i senza dimora. Mettiamo al centro ‘i volti della povertà’ perché questi volti li abbiamo incontrati davvero, con il contributo anche di tanti giovani volontari di Tor Vergata, nelle strade della Capitale. Solo con una responsabilità condivisa tra più Istituzioni potremo cambiare davvero ‘il volto’ della nostra città per renderla più accogliente e solidale e poter intervenire nella cura di tante fragilità. Questo incontro è un ulteriore tappa della notte della solidarietà per continuare nella collaborazione tra Roma Capitale e Università di Roma Tor Vergata.”
“Roma Tor Vergata ha partecipato alla Notte della Solidarietà, promossa dall’Assessorato alle Politiche
Sociali di Roma Capitale e dall’ISTAT, coinvolgendo studenti, docenti e personale come volontari”. Dichiara la prorettrice alle politiche sociali di Roma Tor Vergata Rosaria Alvaro “L’università integra la consapevolezza dei diritti sociali nei suoi percorsi formativi, promuovendo la medicina di strada e sensibilizzando su tematiche di inclusione sociale per migliorare le condizioni di vita dei più vulnerabili. È una missione che richiede non solo un intervento sanitario immediato, ma anche una preparazione specifica, un’assistenza psicologica qualificata e percorsi di reinserimento, per aiutare queste persone a uscire dalla condizione di povertà estrema e prevenire la cronicizzazione della loro situazione. Questo evento è, quindi, un passo importante per creare una rete di supporto che risponda alle esigenze di una realtà così complessa, riflettendo la missione della nostra università: non solo ricerca e didattica, ma anche impegno civile a servizio della società.”
L’incontro si è aperto con i saluti istituzionali del rettore Nathan Levialdi Ghiron, dell’assessora alle Politiche sociali di Roma Capitale Barbara Funari, della direttrice generale di Roma Tor Vergata Silvia Quattrociocche e della direttrice generale dell’Istat Cristina Freguja. A seguire sono seguiti gli interventi della prorettrice alle Politiche di innovazione sociale di Roma Tor Vergata Rosaria Alvaro, del docente di Statistica sanitaria di Roma Tor Vergata Leonardo Emberti Gialloreti, del Senior Statistician, World Bank Federico Polidoro, del dirigente di ricerca Team ISTAT di coordinamento d’indagine Federico Di Leo, del responsabile tecnico dell’assessorato alle Politiche Sociali di Roma Capitale Giovanni Impagliazzo, delle studentesse di Scienze Infermieristiche di Roma Tor Vergata Cristiana Friscini e Francesca Sabelli, del Presidente Europe Consulting ONLUS-Supporto organizzativo Alessandro Radicchi
Giornata mondiale del diabete, 14 novembre: illuminato il rettorato di Roma Tor Vergata
Si accende il simbolo della Giornata mondiale del diabete sulle architetture del rettorato dell’università di Roma Tor Vergata, con un impatto visivo importante per richiamare l’attenzione della cittadinanza. Per il 14 novembre l’università di Roma Tor Vergata sottolinea con una installazione luminosa l’impegno dell’ateneo per la prevenzione contro il diabete e si unisce alla campagna globale di sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza della patologia diabetica e far comprendere l’importanza della diagnosi precoce.
La facciata del rettorato è da questa sera – e fino al 21 novembre – illuminata con il logo ufficiale della Giornata mondiale del diabete, un gesto simbolico voluto dal rettore dell’università di Roma Tor Vergata, Nathan Levialdi Ghiron, e realizzato grazie alla collaborazione di Davide Lauro, professore ordinario di Endocrinologia di Roma Tor Vergata e titolare della Cattedra di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo, con l’intervento di Marco Re, ingegnere e professore di Elettronica digitale e delegato del Rettore alla pianificazione e gestione delle attività del Centro Multimediale di Ateneo, e Aikaterini Andreadi ricercatrice di Endocrinologia a Roma Tor Vergata.
“L’illuminazione del rettorato rappresenta simbolicamente l’impegno della nostra Università, non solo nella ricerca, nella diagnosi e nella cura, ma anche nella promozione di un approccio di conoscenza sociale nella popolazione” ha sottolinato il professor Levialdi Ghiron “fondamentale per attuare quelle strategie d’intervento e prevenzione che possano contrastare l’espansione della patologia nella popolazione”.
Per il professor Lauro si tratta di “sensibilizzare i giovani e la comunità. E questo è fondamentale, perché molte persone non sanno di essere a rischio per l’insorgenza del diabete mellito e molte altre hanno questa malattia senza saperlo. La conoscenza è il primo passo verso la prevenzione”.
Con 62 milioni di persone affette in Europa di cui più di 4 milioni in Italia, il diabete è la quarta causa di morte. Sono infatti 80mila le morti solo nel nostro Paese, pari a 9 decessi evitabili ogni ora. Ancor più grave è constatare che dal 2000 ad oggi i casi sono raddoppiati, mentre si stima che ci sia almeno un milione di persone con diabete non diagnosticatoLa celebrazione della Giornata mondiale del diabete ha quindi l’obiettivo di aumentare la consapevolezza, la sensibilizzazione e l’informazione all’opinione pubblica sul diabete mellito sulla sua prevenzione, cura e trattamento, con la consapevolezza del forte impatto sociale di questa malattia. È stato scelto il 14 novembre poiché è il giorno in cui è nato Frederick Banting, che insieme al suo allievo lo studente Charles Best scopri l’insulina cambiano la storia di questa patologia. Il diabete mellito è stata la prima pandemia senza la presenza di un agente trasmissibile ad essere riconosciuta dall’ONU e il 20 dicembre 2006 le Nazioni Unite hanno adottato una risoluzione storica che riconosce il diabete come una seria minaccia per la salute a livello mondiale.
Dottorato Honoris Causa in Biochimica e biologia molecolare all’oncologo Arnold J. Levine
Presso l’Aula Fleming della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Roma Tor Vergata, si è tenuta il 6 novembre 2024 la cerimonia per il conferimento del Dottorato di ricerca honoris causa in “Biochimica e Biologia Molecolare” a Arnold Jay Levine, professore dell’Istituto per gli Studi Avanzati di Princeton. Figura di spicco nel panorama scientifico internazionale, Levine ha trasformato il campo dell’oncologia con la scoperta della proteina p53, un oncosoppressore che svolge un ruolo cruciale nella regolazione del ciclo cellulare e nella prevenzione della cancerogenesi.
Questa scoperta ha posto le basi per lo sviluppo di strategie innovative nella diagnosi e nella terapia oncologica, costituendo una pietra miliare nello studio delle malattie tumorali.
“È un grande onore per Roma Tor Vergata conferire il Dottorato Honoris Causa al professor Levine pioniere nella ricerca oncologica la cui opera ha ispirato e continua a ispirare generazioni di ricercatori. La sua scoperta ha cambiato il nostro modo di concepire la lotta contro il cancro e rappresenta una pietra miliare per la scienza e la medicina”, dichiara il rettore Nathan Levialdi Ghiron.
L’allocuzione in favore di Arnold Jay Levine è stata pronunciata da Gerry Melino, direttore del dipartimento di Biologia dell’Ateneo, mentre l’elogio ufficiale stato curato da Eleonora Candi, direttrice del dottorato in “Biochimica e Biologia Molecolare”. La professoressa Candi ha sottolineato come Arnold Levine abbia dato “un contributo fondamentale alla ricerca sul cancro identificando geni oncosoppressori e descrivendone i relativi meccanismi molecolari, costituendo così la base scientifica per lo studio di diverse malattie umane. Nel 1979 ha scoperto la proteina p53, il più importante oncosoppressore, che risulta mutato in almeno la metà di tutti i tumori umani e funzionalmente inattivato in un ulteriore 20%. Ci sono voluti ben dieci anni, nel 1989, per chiarire la funzione della proteina come inibitore dei tumori. Questa scoperta è stata cruciale per avviare studi molecolari oncologici e immunologici, con enormi implicazioni cliniche. Le sue ricerche sui geni legati ai meccanismi molecolari di morte cellulare e alla cancerogenesi hanno aperto nuove prospettive scientifiche, dando impulso a sfide innovative, come ci ha illustrato nella sua relazione.”
La cerimonia è culminata nella lectio magistralis di Arnold J. Levine dal titolo: The TP53 gene contains a p53 diversity box that makes it more than a tumor suppressor, in cui sono state illustrate le più recenti scoperte sul gene TP53 e la sua funzione complessa, e soprattutto lo sviluppo di farmaci che attraverso la regolazione di p53 mostrano significativi effetti terapeutici contro i tumori.
All’evento hanno presenziato, tra gli altri, Carlo Nucci, prorettore vicario, Massimo Federici, prorettore alla Ricerca, Bianca Sulpasso, delegata all’Internazionalizzazione, Stefano Marini preside della Facoltà di Medicina e chirurgia e Alessandro Mauriello, responsabile della Sezione di anatomia patologica del dipartimento di Medicina sperimentale.
La cerimonia ha avuto inizio con un workshop scientifico intitolato p53 family workshop, dedicato agli studi recenti sulla famiglia di proteine p53, fondamentali nella regolazione e prevenzione dei tumori. Il workshop, con la partecipazione di esperti di livello internazionale e con l’intervento in apertura di Gerry Melino, ha presentato le ultime ricerche su questa cruciale area di studio che sono state condivise con i ricercatori del Regina Elena, quali il dottor Giovanni Blandino.
Oltre alle celebrazioni, sono state aperte interessanti collaborazioni scientifiche tra l’Università di Roma Tor Vergata e l’istituto per gli Studi Avanzati di Princeton.
GESTIONE MULTIDISCIPLINARE delle EMORRAGIE DIGESTIVE
venerdì 20 Settembre 2024
Aula Anfiteatro
Policlinico Tor Vergata, Viale Oxford 81, 00133 Roma
RESPONSABILI SCIENTIFICI:
Prof.ssa Giovanna Del Vecchio Blanco, Dott.ssa Carmelina Petruzziello
Open day 10 luglio 2024
Il pomeriggio del 10 Luglio 2024 vi aspettiamo per l’ultimo appuntamento di orientamento di Ateneo per la presentazione dell’offerta formativa delle 6 Aree (Economia, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia, Scienze MM.FF.NN.).
Nel corso dell’evento ogni Area avrà un’aula dedicata con desk informativi e attività di approfondimento.
Gli studenti potranno ascoltare le presentazioni e poi recarsi nell’aula dedicata all’Area di loro interesse dove troveranno docenti e tutor a disposizione per approfondimenti o chiarimenti sui singoli corsi di studio Triennale e Magistrale a ciclo unico.
Inoltre saranno a disposizione stand informativi sui servizi di Ateneo (tasse, borse di studio, alloggi ed opportunità per gli studenti).
La prenotazione è obbligatoria: per partecipare clicca qui.
Per ogni eventuale chiarimento scrivi a info@orientamento.uniroma2.it
2nd Annual Meeting del progetto “HERVCOV”
Il 20 e 21 Maggio a Zaragoza (Spagna) si terrà il secondo Annual Meeting del progetto HERVCOV, progetto finanziato dalla Commissione Europea con quasi 7 milioni di euro dedicato allo studio dei Retrovirus Endogeni Umani (HERV) nella COVID-19 e LongCOVID, che coinvolge Enti di ricerca e Aziende di Italia, Croazia, Francia, Grecia e Spagna. Si discuteranno gli avanzamenti scientifici ottenuti riguardanti il ruolo degli HERV nell’immunopatogenesi della malattia utili all’identificazione di biomarcatori innovativi per la diagnosi, la prognosi e il follow-up dei pazienti, nonché per future terapie mirate. Per il nostro Ateneo lo studio è supervisionato dalla Prof.ssa Claudia Matteucci di Microbiologia e Microbiologia Clinica, presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale della Facoltà di Medicina e Chirurgia, in stretta collaborazione con Unità di Malattie Infettive, Unità di Virologia e U.O.C. di Medicina di Laboratorio del Policlinico Tor Vergata.
This project has received funding from the European Union’s Horizon Europe research and innovation program under grant agreement No 101057302.
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ADO – NO-Tabacco RACE #IoRESPIRO, 31 Maggio 2024
Il 31 Maggio 2024, presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, si terrà la “No-Tabacco Race – #Io respiro”, un evento nato dalla collaborazione tra l’Università di Roma Tor Vergata, il Policlinico Tor Vergata e il CUS Tor Vergata.
L’iniziativa ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli del fumo, sia attivo che passivo, e di incoraggiare le persone a smettere di fumare. La giornata si svolgerà dalle 8:45 alle 13:00 e prevede una corsa non competitiva di 4 km aperta a tutti, seguita da stand informativi con attività di prevenzione gratuite, curate dagli esperti del Policlinico di Tor Vergata e dall’Associazione Pazienti. Tra le attività offerte, spirometria, elettrocardiogrammi ed ecografie.
Partecipa anche tu alla “No-Tabacco Race – #Io respiro” e corri per un futuro senza fumo!
PRENOTAZIONE
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfMvBmihgfTgT70oMyMMwe5zRmLFbp8on8A4IJTDtJt_brM_A/viewform
Per maggiori informazioni:
- Sito web: https://www.cusromatorvergata.it/no-tabacco-race-iorespiro/
- Social media: #IoRespiro #NoTabaccoRace
Segreteria CUS Roma Tor Vergata
‘Lifeness CiboAmico’, termina il progetto che ha coinvolto Roma Tor Vergata
Il 4 maggio a Roma presso l’Accademia di Arti Culinarie Italian Chef Academy, alla presenza del ministro della Salute Orazio Schillaci, è stato celebrato il pranzo di chiusura del progetto ‘Lifeness #CiboAmico’, un’iniziativa dell’ Associazione Italian Chef nata per contrastare i disturbi alimentari, quali l’anoressia e la bulimia.
Commenta il ministro: ”La prevenzione e il contrasto ai disturbi alimentari sono una priorità per la salute pubblica che ci vede costantemente impegnati per tutelare il benessere dei cittadini incoraggiando corretti stili di vita e modelli alimentati equilibrati, come la dieta mediterranea.
Questa iniziativa – prosegue l’ex rettore di Roma Tor Vergata – che coniuga rigore scientifico e passione culinaria, rappresenta un modello innovativo nel panorama nazionale e contribuisce a promuoverla diffusione di una cultura alimentare sana e consapevole.
Nel team di specialisti coinvolti c’è Giuseppe Merra, professore associato di Scienze e tecniche dietetiche applicate del dipartimento di Biomedicina e Prevenzione dell’università di Roma Tor Vergata, sezione di Nutrizione clinica e nutrigenomica, tra i massimi esperti di microbiota, che aggiunge ”Si tratta di un progetto assolutamente innovativo, stiamo compiendo una rivoluzione che unisce la medicina di precisione, quella sul microbiota, a quella dei disturbi psichiatrici, corroborando gli studi sull’asse intestino-cervello. Nell’interconnessione tra le discipline mediche e lo stile di vita alimentare corretto, arriviamo a curare queste e molte altre patologie, che ne rappresentano il sintomo, e non la causa. Il futuro – conclude Merra – è, certamente, tornare a una conoscenza dell’uomo nel suo complesso, facendo interagire le materie di studio”.
Dalla pizza ‘Purple machine’ all’ananas osmotico, dagli gnocchi ‘ruota della vita’ al ‘Chill garden di pollo relax’ fino al ‘cefalo in camicia’ e ‘le stagioni del cuore’. Questi sono i nomi ideati per alcuni dei piatti del ‘Menù della vita felice’, realizzati dai partecipanti al pranzo di chiusura del progetto ‘Lifeness #CiboAmico’.
Sono intervenuti all’evento: Daniela Galdi, ideatrice del progetto Lifeness #CiboAmico, presidente dell’Associazione Italiana Chef, consulente della nutrizione del benessere, Lucio Rinaldi, psichiatra e psicoterapeuta, responsabile Day-hospital Psichiatria dell’Area adolescenza e disturbi della nutrizione e dell’alimentazione presso a Fondazione Universitaria Policlinico Gemelli Irccs; Emiliano Lopez, chef professionista ideatore, insieme ai ragazzi, dei piatti del “cibo amico”, specializzato nella cucina legata al territorio, nel rispetto della sostenibilità ambientale.
Il progetto ha avuto una durata di 10 incontri gratuiti, durante i quali i partecipanti hanno portato avanti un percorso di educazione sentimentale-alimentare di trasformazione dei cibi fino a renderli amici.
Secondo i test di autovalutazione i partecipanti hanno evidenziato quanto il loro rapporto col cibo fosse tornato a livelli consapevoli e positivi.
Al termine del pranzo sono stati consegnati i diplomi di ‘Chef del #CiboAmico’, come attestati di merito.
Link correlato: https://web.uniroma2.it/it/contenuto/disturbi-della-nutrizione-e-dellalimentazione-limpegno-di-tor-vergata